A chi gestisce un Brand capita di rinnovare il pack di un prodotto oppure di dover crearne uno nuovo: ecco 5 consigli molto utili per progettare un packaging davvero efficace!

Green 

Oggi, la sostenibilità è uno dei driver decisivi per le scelte di acquisto dei consumatori. il nostro primo consiglio è, quindi, quello di progettare un pack che sia ecosostenibile  sotto diversi punti di vista, per esempio:

Quantità e tipologia del materiale utilizzato.

Rinnovabilità delle materie prime.

-Possibilità di riciclo o di riutilizzo del pack.

Dato per assodato che il nostro nuovo pack dev’essere, prima di tutto, attento all’ambiente, passiamo alle altre caratteristiche che deve possedere per attirare l’attenzione dei clienti in modo inconscio e – soprattutto –  nel giro di pochissimi istanti (in meno di un secondo).

Forma

Usiamo forme inusuali per il nostro pack, che catturino il cliente e che lo portino a sovrastimare la quantità di prodotto contenuto al suo interno: fare un affare è una prospettiva che piace a tutti!

Colore

Il fatto che colori diversi stimolino emozioni e sensazioni differenti, è orami un dato di fatto e sono molti i Brand che fanno un uso sapiente della psicologia dei colori.

Una tecnica men conosciuta è, invece, quella dell’assonanza cromatica: secondo un’analisi effettuata tramite eye-tracker nell’ambito di ricerche di Neuromarketing, lo sguardo dei consumatori rimbalza tra gli elementi dello stesso colore.

È quindi consigliabile mantenere un’assonanza cromatica tra le parti più importanti del pack, quelle che più ci preme rendere visibili e sottolineare.

Volti umani e sguardo

Nel nostro cervello esiste una zona chiamata “area fusiforme facciale” che è specializzata nel riconoscere i volti umani.

Questa skill, nel corso dell’evoluzioe, ha aiutato l’essere umano a distinguere, per esempio, i nemici dai familiari, aumentando esponenzialmente le sue probabilità di sopravvivenza e, ancora oggi, il nostro cervello si “attiva” quando riconosce un volto umano!

Nell’inserire questo elemento all’interno del pack, però, bisogna fare attenzione a dove è rivolto lo sguardo del soggetto.

Diversi studi di eye-tracking dimostrano che lo sguardo del consumatore segue quello del soggetto rappresentato e che quindi, se i suoi occhi fissano il prodotto o il nome del Brand, i consumatori siano spinti a leggerlo per più tempo, aumentando così le probabilità di memorizzazione.

Il tatto

Siamo abituati a maneggiare materiali lisci come la plastica, il vetro o il metallo.

Sorprendiamo il cliente con un’esperienza tattile diversa dal solito, ovviamente legandola alle caratteristiche distintive del prodotto: se vendiamo un’aranciata, per esempio, potremmo rendere il nostro pack simile, al tatto, alla buccia di un’arancia.

Così facendo faremo entrare in gioco anche un meccanismo psicologico che abbiamo approfondito in un precedente articolo:  si tratta dell’Effetto Dotazione.

I potenziali clienti, attirati dalla particolarità del materiale, maneggeranno il prodotto più a lungo, così da scatenare quella sensazione di possesso che gli farà decidere di inserirlo nel carrello!

Concludendo

Nonostante queste regole per un packaging efficace siano universalmente valide per qualsiasi prodotto, resta comunque il fatto che ogni Brand e ogni prodotto hanno bisogno di uno studio ad hoc che porti a soluzioni su misura per il proprio target di riferimento.

 

Fonti

https://www.neurexplore.com/it/packaging-efficace-neuromarketing

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