Come dicevamo nell’articolo precedente, il fenomeno del No-Show agli appuntamenti, per chi lavora nel settore dei servizi, è molto più frequente di quanto immaginiamo e rappresenta un enorme danno per tutti: fa perdere soldi e tempo ai professionisti e priva altri potenziali clienti di diversi slot temporali.

Analizzate alcune tra le principali cause per cui le persone tendono a non presentarsi agli appuntamenti e individuate le relative soluzioni per ridurre il tasso di No-Show, andiamo ora ad occuparci della ragione più frequente per cui le persone “danno buca”.

Dimenticanza

Quasi la metà dei No-Show è causata dalla semplice dimenticanza, da parte dei clienti, dell’impegno preso.

Non è così difficile da credere, siamo tutti pieni di cose da fare, sempre di corsa nella nostra routine frenetica: è facilissimo che qualcosa sfugga al nostro controllo!

La soluzione?

Semplice: dobbiamo rinfrescare la memoria ai nostri clienti con reminder personalizzati che gli ricordino data e ora dell’appuntamento.

Promemoria: i Must Have

Il modo in cui strutturiamo il nostro reminder, le parole che usiamo, il momento in cui lo mandiamo e le emozioni che riusciamo a suscitare nel cliente sono di fondamentale importanza per la sua efficacia!

1. Usiamo la Social proof

Come sappiamo, la Social Proof è una potentissima leva persuasiva.

Il semplice segnalare quale sia il comportamento più diffuso in una data situazione, può – infatti – incrementare la sua messa in atto.

Quindi all’interno del nostro promemoria, rendiamo noto che la maggior parte dei clienti rispettano l’impegno preso presentandosi all’appuntamento e che, in caso di emergenze o imprevisti, cercano di avvisare per tempo, in modo da non occupare inutilmente uno slot!

2. Personalizziamo il canale

Quando il cliente prende appuntamento, chiediamogli dove preferisce ricevere il reminder: un trentenne opterà probabilmente per una soluzione più tecnologica, come una mail oppure un messaggio su WhatsApp o sull’app di Xtribe mentre un’anziana signora, facilmente, preferirà essere contattata per telefono.

All’interno del reminder, diamo al cliente anche la possibilità di disdire o spostare la data dell’appuntamento senza dover per forza chiamare.

Infatti, già alzare la cornetta pesa, se poi il cliente dovesse trovare anche occupato, molto probabilmente lascerà perdere e rinuncerà ad avvisarci della sua necessità di cancellare o modificare la data dell’appuntamento.

3. Carpe Diem!

Come visto nell’articolo sul tempismo, il “quando” è di fondamentale importanza!

Per esempio, se vogliamo lasciare ai nostri clienti la possibilità di spostare o disdire l’appuntamento per tempo, non manderemo il reminder il pomeriggio prima della data “x”.

Un paio di giorni di anticipo lasceranno abbastanza tempo al cliente, nel caso si fosse dimenticato dell’impegno preso, di riorganizzarsi oppure di cancellare per tempo, e lasceranno a noi la possibilità di occupare lo slot rimasto libero con un altro cliente, senza perdere soldi né tempo prezioso.

Fonti

https://www.tuotempo.it/digitalizzazione-sanitaria/no-show-e-cancellazioni-tardive-come-ridurre-lassenteismo-dei-pazienti

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