Per sfruttare in modo ottimale l’occasione dei saldi invernali, non basta abbassare i prezzi: serve una solida strategia e obiettivi a medio-lungo termine. 

Riflettiamo: quale risultato vogliamo ottenere da queste settimane di fuoco? Un picco di vendite che, non appena i prezzi torneranno normali, crollerà?

No, lo scopo dei saldi non può limitarsi all’aumento del fatturato per il mese di gennaio: c’è tanto di più!

Questo periodo è un’occasione d’oro per consolidare il rapporto di fiducia con i clienti già esistenti, acquisirne di nuovi e fidelizzarli.

Per raggiungere questi obiettivi, ci sono 3 cose da evitare accuratamente e 3 cose da fare, vediamole insieme! 

3 cose da evitare

1. Gonfiare i prezzi

I clienti che vogliono un determinato prodotto conoscono il suo vero valore: probabilmente sono già passati in negozio o hanno controllato il suo prezzo online e aspettavano i saldi per finalizzare l’acquisto.

Scoprire che il prezzo originario dell’articolo desiderato è stato gonfiato e poi messo in saldo, li farà sentire truffati.

Nel remoto caso in cui decidessero comunque di comprare il prodotto, facilmente sarà l’ultimo acquisto che faranno da noi. 

2. Abusare della Scarsità 

Certo che dobbiamo applicare il Principio di Scarsità nella strategia di vendita e soprattutto in questo periodo ma stiamo attenti a non esagerare o rischieremo di suonare finti e ingannevoli. 

Usiamo la Scarsità con parsimonia: questa leva psicologica, infatti, a piccole dosi è molto efficace.

Il suo abuso, invece, è persino controproducente perché genera nel cliente un livello di FOMO e di pressione troppo elevato che ostacola l’acquisto anziché incentivarlo! 

3. Mentire

Non diamo mai informazioni false al cliente solo per spingerlo a comprare.

Dire che sono rimasti solo pochi pezzi di un prodotto, per un mese intero non è credibile.

E il fatto di non essere credibile, fa sentire il cliente ingannato e preso in giro: non esattamente le basi giuste per costruire un rapporto di fiducia reciproca e fidelizzazione. 

3 cose da fare

1. Limitare l’acquisto

Il segreto del successo è differenziarsi: proviamo, per esempio, ad usare declinazioni del Principio di Scarsità meno inflazionate (e non ingannevoli): anziché dire che sono gli ultimi due pezzi rimasti, diamo un numero massimo di pezzi acquistabili per un determinato prodotto! 

Di primo acchito potrebbe suonare paradossale ma se ci pensiamo bene, il fatto che ci sia un limite al numero di pezzi acquistabili, scatena urgenza nel cliente e chiama in campo anche il potente principio della Social Proof: l’acquisto è limitato perché la richiesta è molto alta, ovvero perché tutti lo vogliono comprare.

2. Marketing sensoriale 

Il senso privilegiato nella nostra cultura è senza dubbio la vista ma non dimentichiamo che non è l’unico!

Proviamo a coinvolgere anche altri due importantissimi canali sensoriali: l’olfatto e l’udito! 

È scientificamente provato che la musica, oltre a creare atmosfera, abbia un impatto positivo anche sull’esperienza di acquisto: il cliente, infatti, rimane più a lungo in negozio ed è più rilassato nella scelta degli acquisti quando questi avvengono con un sottofondo musicale.

Odori e profumi, dal canto loro, hanno una grande capacità di risvegliare ricordi e sensazioni del passato e di suscitare emozioni in chi li percepisce.

Tenete nel vostro negozio un diffusore di oli essenziali o una candela profumata (che allieta anche la vista) e scegliete la flagranza che più si addice alla vostra location e al vostro tipo di clientela e prodotto.

3. Far sentire speciali i clienti fedeli!

Ogni occasione è buona per riservare ai nostri clienti fidelizzati un trattamento di favore, così da dimostrare loro la nostra gratitudine e ringraziarli per la loro fedeltà.

Ad esempio, potremmo riservare a questa cerchia ristretta di clienti delle offerte speciali, uno sconto maggiore rispetto a tutti gli altri oppure anticipare di qualche giorno, solo per loro, l’inizio dei saldi per permettergli di accedere agli sconti in modo esclusivo!

 

Un’ultimo consiglio: il cliente deve vedere ciò che gli proponiamo e dato che non vendiamo la scritta “sale”, evitiamo di tappezzare con questa l’intera vetrina e lasciamo spazio agli articoli presenti nel nostro negozio!

 

Fonti 

https://www.evonomia.com/psicologia-del-black-friday/ 

https://www.oscard.it/blog/strategie-di-comunicazione-per-potenziare-le-tue-vendite/ 

https://www.agenziacomunicazionetorino.com/blog/marketing/strategia-di-vendite-l-importanza-dei-bias-cognitivi 

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